Allerta Meteo: aggiornamento livelli allerta e orari
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- Data di creazione 15 Ottobre 2019
- Ultimo aggiornamento 30 Novembre 2019
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La protezione civile ha emesso un bollettino di aggiornamento relativamente all'allerta ARANCIONE e GIALLA che interessa i bacini della regione per la giornata di oggi 15 ottobre. Sui bacini B e D l'allerta ARANCIONE è stata prolungata sino alle ore 18, mentre sui bacini C e E l'allerta è retrocessa a GIALLA ma prolungata sino alle ore 20. Il bacino A non è interessato da aggiornamenti e l'allerta GIALLA cesserà alle 15 come da precedente emanazione.
Come previsto la fase dei fenomeni temporaleschi forti e persistenti sta lasciando il posto al passaggio del sistema frontale vero e proprio che da metà giornata interesserà la Liguria a iniziare da Ponente.
In questa fase permangono condizioni di instabilità con ancora possibili temporali forti su tutta la regione.
LE PREVISIONI:
OGGI, MARTEDÌ 15 OTTOBRE: Il passaggio di un fronte porta piogge diffuse su tutta la regione con intensità generalmente forte e quantitativi cumulati significativi su AD, elevati su BCE; le piogge saranno accompagnate da temporali e rovesci, con alta probabilità di fenomeni forti su tutte le zone. Attenuazione delle precipitazioni nel corso del pomeriggio da Ponente. Venti in rotazione da Sud-Ovest fino a 60-70km/h con rinforzi e raffiche fino a 100-120km/h; mare localmente agitato su BC.
DOMANI, MERCOLEDÌ 16 OTTOBRE: Mare localmente agitato su C in mattinata.
DOPODOMANI, GIOVEDÌ 17 OTTOBRE: Nulla da segnalare.
Leggi anche le misure di auto protezione che trovi nelle tab in fondo al post.
Per ulteriori aggiornamenti consultare il sito ufficiale.
Di seguito il bollettino emanato alle 11:30 del 15.10.2019
LEGENDA LIVELLI ALLERTA
MISURE DI AUTOPROTEZIONE
- Temporali e fulmini
- Rovesci di pioggia e grandine
- Rischio di alluvione
- Rischio di frana
- Neve e gelo
- Venti e mareggiate
In caso di temporale
In generale, devi tener conto della rapidità con cui le nubi temporalesche si sviluppano e si accrescono, e conducono quindi il temporale a raggiungere il momento della sua massima intensità senza lasciare molto tempo a disposizione per guadagnare riparo.
Prima
-
verifica le condizioni meteorologiche già nella fase di pianificazione di una attività all’aperto, come una scampagnata, una giornata di pesca, un’escursione o una via alpinistica, leggendo in anticipo i bollettini di previsione emessi dagli uffici meteorologici competenti, che fra le tante informazioni segnalano anche se la situazione sarà più o meno favorevole allo sviluppo di temporali nella zona e nella giornata che ti interessa;
-
ricordati che la localizzazione e la tempistica di questi fenomeni sono impossibili da determinare nel dettaglio con un sufficiente anticipo: il quadro generale tracciato dai bollettini di previsione, quindi, va sempre integrato con le osservazioni in tempo reale e a livello locale.
In ambiente esposto, mentre inizia a lampeggiare e/o a tuonare
-
se vedi i lampi, specie nelle ore crepuscolari e notturne, anche a decine di chilometri di distanza, il temporale può essere ancora lontano. In questo caso allontanati velocemente;
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se senti i tuoni, il temporale è a pochi chilometri, e quindi è ormai prossimo.
Al sopraggiungere di un temporale
osserva costantemente le condizioni atmosferiche, in particolare poni attenzione all’eventuale presenza di segnali precursori dell’imminente arrivo di un temporale:
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se sono presenti in cielo nubi cumuliformi che iniziano ad acquisire sporgenze molto sviluppate verticalmente, e magari la giornata in valle è calda ed afosa, nelle ore che seguono è meglio evitare ambienti aperti ed esposti (come una cresta montuosa o la riva del mare o del lago);
-
rivedi i programmi della tua giornata: in alcuni casi questa precauzione potrà – a posteriori – rivelarsi una cautela eccessiva, dato che un segnale precursore non fornisce la certezza assoluta dell’imminenza di un temporale, o magari quest’ultimo si svilupperà a qualche chilometro di distanza senza coinvolgere la località in cui ti trovi, ma non bisogna mai dimenticare che non c’è modo di prevedere con esattezza questa evoluzione, e quando il cielo dovesse tendere a scurirsi più decisamente, fino a presentare i classici connotati cupi e minacciosi che annunciano con certezza l’arrivo del temporale, a quel punto il tempo a disposizione per mettersi in sicurezza sarà molto poco, nella maggior parte dei casi insufficiente.
In caso di fulmini, associati ai temporali
Associati ai temporali, i fulmini rappresentano uno dei pericoli più temibili. La maggior parte degli incidenti causati dai fulmini si verifica all’aperto: la montagna è il luogo più a rischio, ma lo sono anche tutti i luoghi esposti, specie in presenza dell’acqua, come le spiagge, i moli, i pontili, le piscine situate all’esterno. In realtà esiste un certo rischio connesso ai fulmini anche al chiuso. Una nube temporalesca può dar luogo a fulminazioni anche senza apportare necessariamente precipitazioni.
All’aperto
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resta lontano da punti che sporgono sensibilmente, come pali o alberi: non cercare riparo dalla pioggia sotto questi ultimi, specie se d’alto fusto o comunque più elevati della vegetazione circostante;
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evita il contatto con oggetti dotati di buona conduttività elettrica;
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togliti di dosso oggetti metallici (anelli, collane, orecchini e monili che in genere possono causare bruciature);
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resta lontano anche dai tralicci dell’alta tensione, attraverso i quali i fulmini – attirati dai cavi elettrici – rischiano di scaricarsi a terra.
E in particolare, se vieni sorpreso da un temporale:
In montagna
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scendi di quota, evitando in particolare la permanenza su percorsi particolarmente esposti, come creste o vette, e interrompendo immediatamente eventuali ascensioni in parete, per guadagnare prima possibile un percorso a quote inferiori, meglio se muovendoti lungo conche o aree depresse del terreno;
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cerca se possibile riparo all’interno di una grotta, lontano dalla soglia e dalle pareti della stessa, o di una costruzione, in mancanza di meglio anche un bivacco o fienile, sempre mantenendo una certa distanza dalle pareti;
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una volta guadagnato un riparo – oppure se si è costretti a sostare all’aperto:
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accovacciati a piedi uniti, rendendo minima tanto la tua estensione verticale, per evitare di trasformarti in parafulmini, quanto il punto di contatto con il suolo, per ridurre l’intensità della corrente in grado di attraversare il tuo corpo;
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evita di sdraiarti o sederti per terra, e resta a distanza di una decina di metri da altre persone che sono con te.
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tieniti alla larga dai percorsi di montagna attrezzati con funi e scale metalliche, e da altre situazioni analoghe;
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se hai tempo, cerca riparo all’interno dell’automobile, con portiere e finestrini rigorosamente chiusi e antenna della radio possibilmente abbassata.
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liberati di piccozze e sci.
Al mare o al lago
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evita qualsiasi contatto o vicinanza con l’acqua, che offre percorsi a bassa resistenza, e quindi privilegiati, alla diffusione delle cariche elettriche: il fulmine, infatti, può causare gravi danni anche per folgorazione indiretta, dovuta alla dispersione della scarica che si trasmette fino ad alcune decine di metri dal punto colpito direttamente;
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esci immediatamente dall’acqua;
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allontanati dalla riva, così come dal bordo di una piscina all’aperto;
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liberati di ombrelli, ombrelloni, canne da pesca e qualsiasi altro oggetto appuntito di medie o grandi dimensioni.
In campeggio
Durante il temporale, è preferibile ripararsi in una struttura in muratura, come i servizi del camping.
Se ti trovi all’interno di tende e ti è impossibile ripararti altrove:
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evita di toccare le strutture metalliche e le pareti della tenda;
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evita il contatto con oggetti metallici collegati all’impianto elettrico (es. condizionatori); sarebbe comunque opportuno togliere l’alimentazione dalle apparecchiature elettriche;
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isolati dal terreno con qualsiasi materiale isolante a disposizione.
In casa
Il rischio connesso ai fulmini è fortemente ridotto, segui comunque alcune semplici regole durante il temporale:
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evita di utilizzare tutte le apparecchiature connesse alla rete elettrica e il telefono fisso;
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lascia spenti (meglio ancora staccando la spina), in particolare, televisore, computer ed elettrodomestici;
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non toccare gli elementi metallici collegati all’esterno, come condutture, tubature, caloriferi ed impianto elettrico;
-
evita il contatto con l’acqua (rimandare al termine del temporale operazioni come lavare i piatti o farsi la doccia, nella maggior parte dei casi basta pazientare una o due ore);
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non sostare sotto tettoie e balconi, riparati invece all’interno dell’edificio mantenendoti a distanza da pareti, porte e finestre, assicurandoti che queste ultime siano chiuse.
All’aperto
Per lo svolgimento di attività nelle vicinanze di un corso d’acqua (anche un semplice pic-nic) o per scegliere l’area per un campeggio:
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scegli una zona a debita distanza dal letto del torrente e adeguatamente rialzata rispetto al livello del torrente stesso, oltre che sufficientemente distante da pendii ripidi o poco stabili: intensi scrosci di pioggia potrebbero attivare improvvisi movimenti del terreno.
In ambiente urbano
Le criticità più tipiche sono legate all’incapacità della rete fognaria di smaltire quantità d’acqua considerevoli che cadono al suolo in tempi ristretti con conseguenti repentini allagamenti di strade. Per questo:
-
fai attenzione al passaggio in sottovia e sottopassi, c’è il rischio di trovarsi con il veicolo semi-sommerso o sommerso dall’acqua;
-
evita di recarti o soffermarti anche gli ambienti come scantinati, piani bassi, garage, sono a forte rischio allagamento durante intensi scrosci di pioggia.
E in particolare se sei alla guida:
-
anche in assenza di allagamenti, l’asfalto reso improvvisamente viscido dalla pioggia rappresenta un insidioso pericolo per chi si trova alla guida di automezzi o motoveicoli, riducendo tanto la tenuta di strada quanto l’efficienza dell’impianto frenante;
-
limita la velocità o effettua una sosta, in attesa che la fase più intensa, che difficilmente dura più di mezz’ora, del temporale si attenui. E’ sufficiente pazientare brevemente in un’area di sosta. Durante la fase più intensa di un rovescio risulta infatti fortemente ridotta la visibilità.
In caso di grandine, valgono le avvertenze per la viabilità già viste per i rovesci di pioggia, riguardo alle conseguenze sullo stato scivoloso del manto stradale e sulle forti riduzioni di visibilità. La durata di una grandinata è tipicamente piuttosto breve.
Ascolta la radio, cerca su internet o guarda la televisione per sapere se sono stati emessi avvisi di condizioni meteorologiche avverse o di allerte di protezione civile. Ricorda che durante e dopo le alluvioni, l’acqua dei fiumi è fortemente inquinata e trasporta detriti galleggianti che possono colpirti. Inoltre, macchine e materiali possono ostruire temporaneamente vie o passaggi che cedono all’improvviso. Poni al sicuro la tua automobile in zone non raggiungibili dall’allagamento nei tempi e nei modi individuati nel piano di emergenza del tuo Comune.
In ogni caso, segui le indicazioni della protezione civile del tuo Comune.
Prima
-
è utile avere sempre a disposizione una torcia elettrica e una radio a batterie, per sintonizzarsi sulle stazioni locali e ascoltare eventuali segnalazioni utili;
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metti in salvo i beni collocati in locali allagabili, solo se sei in condizioni di massima sicurezza;
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assicurati che tutte le persone potenzialmente a rischio siano al corrente della situazione;
-
se abiti a un piano alto, offri ospitalità a chi abita ai piani sottostanti e viceversa se risiedi ai piani bassi, chiedi ospitalità;
-
poni delle paratie a protezione dei locali situati al piano strada e chiudi o blocca le porte di cantine o seminterrati;
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se non corri il rischio di allagamento, rimani preferibilmente in casa;
-
ricorda a tutti i componenti della famiglia i comportamenti da adottare in caso di emergenza, come chiudere il gas o telefonare ai numeri di soccorso.
Durante
In casa
-
chiudi il gas, l’impianto di riscaldamento e quello elettrico. Presta attenzione a non venire a contatto con la corrente elettrica con mani e piedi bagnati;
-
sali ai piani superiori senza usare l’ascensore;
-
non scendere assolutamente nelle cantine e nei garage per salvare oggetti o scorte;
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non cercare di mettere in salvo la tua auto o i mezzi agricoli: c’è pericolo di rimanere bloccati dai detriti e di essere travolti da correnti;
-
mantieni la calma;
-
aiuta i disabili e gli anziani del tuo edificio a mettersi al sicuro;
-
non bere acqua dal rubinetto di casa: potrebbe essere inquinata.
fuori casa
-
evita l’uso dell’automobile se non in casi strettamente necessari;
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se sei in auto, non tentare di raggiungere comunque la destinazione prevista. Allontanati il più possibile dalla zona allagata e se puoi trova riparo in un edificio sicuro;
-
evita di transitare o sostare lungo gli argini dei corsi d’acqua, sopra ponti o passerelle;
-
evita i sottopassi perché si possono allagare facilmente;
-
se sei in gita o in escursione, affidati a chi è del luogo: potrebbe conoscere delle aree sicure;
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allontanati verso i luoghi più elevati e non andare mai verso il basso;
-
evita di passare sotto scarpate naturali o artificiali;
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non ripararti sotto alberi isolati perché durante un temporale potrebbero attirare fulmini;
-
usa il telefono solo per casi di effettiva necessità per evitare sovraccarichi delle linee.
Dopo
-
raggiunta la zona sicura, presta la massima attenzione alle indicazioni fornite dalle autorità di protezione civile, attraverso radio, TV e automezzi ben identificabili della protezione civile;
-
evita il contatto con le acque. Spesso l’acqua può essere inquinata da petrolio, nafta o da acque di scarico. Inoltre può essere carica elettricamente per la presenza di linee elettriche interrate;
-
fai attenzione alle zone dove l’acqua si è ritirata. Il fondo delle strade può essere indebolito e potrebbe collassare sotto il peso di un’automobile;
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getta i cibi che sono stati in contatto con le acque dell’alluvione;
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presta attenzione ai servizi, alle fosse settiche, ai pozzi danneggiati. I sistemi di scarico danneggiati sono serie fonti di rischio.
Da tenere a portata di mano
E’ utile inoltre avere sempre in casa, riuniti in un punto noto a tutti i componenti della famiglia, oggetti di fondamentale importanza in caso di emergenza quali:
-
kit di pronto soccorso + medicinali;
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generi alimentari non deperibili;
-
scarpe pesanti;
-
scorta di acqua potabile;
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vestiario pesante di ricambio;
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impermeabili leggeri o cerate;
-
torcia elettrica con pila di riserva;
-
radio e pile con riserva;
-
coltello multiuso;
-
fotocopia documenti di identità;
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chiavi di casa;
-
valori (contanti, preziosi);
-
carta e penna.
Ascolta la radio, cerca su internet o guarda la televisione per sapere se sono stati emessi avvisi di condizioni meteorologiche avverse o di allerte di protezione civile. Anche durante e dopo l’evento è importante ascoltare la radio o guardare la televisione per conoscere l’evoluzione degli eventi Ricorda che in caso di frana non ci sono case o muri che possano arrestarla. Soltanto un luogo più elevato ti può dare sicurezza.
Spesso le frane si muovono in modo repentino, come le colate di fango: evita di transitare nei pressi di aree già sottoposte a movimenti del terreno, in particolar modo durante temporali o piogge violente.
Prima
-
contatta il tuo Comune per sapere se nel territorio comunale sono presenti aree a rischio di frana;
-
stando in condizioni di sicurezza, osserva il terreno nelle tue vicinanze per rilevare la presenza di piccole frane o di piccole variazioni del terreno: in alcuni casi, piccole modifiche della morfologia possono essere considerate precursori di eventi franosi;
-
in alcuni casi, prima delle frane sono visibili sulle costruzioni alcune lesioni e fratture; alcuni muri tendono a ruotare o traslare;
-
allontanati dai corsi d’acqua o dai solchi di torrenti nelle quali vi può essere la possibilità di scorrimento di colate rapide di fango.
Durante
-
se la frana viene verso di te o se è sotto di te, allontanati il più velocemente possibile, cercando di raggiungere un posto più elevato o stabile;
-
se non è possibile scappare, rannicchiati il più possibile su te stesso e proteggi la tua testa;
-
guarda sempre verso la frana facendo attenzione a pietre o ad altri oggetti che, rimbalzando, ti potrebbero colpire;
-
non soffermarti sotto pali o tralicci: potrebbero crollare o cadere;
-
non avvicinarti al ciglio di una frana perché è instabile;
-
se stai percorrendo una strada e ti imbatti in una frana appena caduta, cerca di segnalare il pericolo alle altre automobili che potrebbero sopraggiungere.
Dopo
-
controlla velocemente se ci sono feriti o persone intrappolate nell’area in frana, senza entrarvi direttamente. In questo caso, segnala la presenza di queste persone ai soccorritori;
-
subito dopo allontanati dall’area in frana. Può esservi il rischio di altri movimenti del terreno;
-
verifica se vi sono persone che necessitano assistenza, in particolar modo bambini, anziani e persone disabili;
-
le frane possono spesso provocare la rottura di linee elettriche, del gas e dell’acqua, insieme all’interruzione di strade e ferrovie. Segnala eventuali interruzioni alle autorità competenti;
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nel caso di perdita di gas da un palazzo, non entrare per chiudere il rubinetto. Verifica se vi è un interruttore generale fuori dall’abitazione ed in questo caso chiudilo. Segnala questa notizia ai Vigili del Fuoco o ad altro personale specializzato.
Prima
-
informati sull’evoluzione della situazione meteo, ascoltando i telegiornali o i radiogiornali locali;
-
procurati l’attrezzatura necessaria contro neve e gelo o verificane lo stato: pala e scorte di sale sono strumenti indispensabili per la tua abitazione o per il tuo esercizio commerciale;
-
presta attenzione alla tua auto che, in inverno più che mai, deve essere pronta per affrontare neve e ghiaccio;
-
monta pneumatici da neve, consigliabili per chi viaggia d’inverno in zone con basse temperature, oppure porta a bordo catene da neve, preferibilmente a montaggio rapido;
-
fai qualche prova di montaggio delle catene: meglio imparare ad usarle prima, piuttosto che trovarsi in difficoltà sotto una fitta nevicata;
-
controlla che ci sia il liquido antigelo nell’acqua del radiatore;
-
verifica lo stato della batteria e l’efficienza delle spazzole dei tergicristalli;
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non dimenticare di tenere in auto i cavi per l’accensione forzata, pinze, torcia e guanti da lavoro.
Durante
-
verifica la capacità di carico della copertura del tuo stabile (casa, capannone o altra struttura). L’accumulo di neve e ghiaccio sul tetto potrebbe provocare crolli;
-
preoccupati di togliere la neve dal tuo accesso privato o dal tuo passo carraio. Non buttarla in strada, potresti intralciare il lavoro dei mezzi spazzaneve;
-
se puoi, evita di utilizzare l’auto quando nevica e, se possibile, lasciala in garage. Riducendo il traffico e il numero di mezzi in sosta su strade e aree pubbliche, agevolerai molto le operazioni di sgombero neve.
Se sei costretto a prendere l’auto segui queste piccole regole di buon senso:
-
libera interamente l’auto e non solo i finestrini dalla neve;
-
tieni accese le luci per renderti più visibile sulla strada;
-
mantieni una velocità ridotta, usando marce basse per evitare il più possibile le frenate. Prediligi, piuttosto, l’utilizzo del freno motore;
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evita manovre brusche e sterzate improvvise;
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accelera dolcemente e aumenta la distanza di sicurezza dal veicolo che ti precede;
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ricorda che in salita è essenziale procedere senza mai arrestarsi. Una volta fermi è difficile ripartire e la sosta forzata della tua auto può intralciare il transito degli altri veicoli;
-
parcheggia correttamente la tua auto in maniera che non ostacoli il lavori dei mezzi sgombraneve;
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presta particolare attenzione ai lastroni di neve che, soprattutto nella fase di disgelo, si possono staccare dai tetti;
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non utilizzare mezzi di trasporto a due ruote.
Dopo
Ricorda che, dopo la nevicata, è possibile la formazione di ghiaccio sia sulle strade che sui marciapiedi. Presta quindi attenzione al fondo stradale, guidando con particolare prudenza;
Se ti sposti a piedi scegli con cura le tue scarpe per evitare cadute e scivoloni e muoviti con cautela.
Norme di comportamento per chi programma un’escursione in montagna
Prima di affrontare un’escursione in montagna:
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informati presso la Società di gestione degli impianti delle condizioni di innevamento e dei versanti;
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consulta sempre il bollettino neve, che indica i rischi in una scala da 1 a 5: ti puoi collegare per avere tutte le informazioni al sito di Aineva, l’associazione delle regioni per il bollettino su neve e valanghe o a quello di Meteomont, il bollettino realizzato dal comando truppe Alpine in collaborazione con il Corpo forestale dello Stato e il servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare;
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non rimanere mai da solo: affinché sia reso possibile l’autosoccorso, è essenziale che almeno uno dei componenti della comitiva non venga travolto dalla valanga;
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rispetta la segnaletica e le indicazioni presenti sulle piste riguardo le condizioni dei percorsi sci – alpinistici e di discesa fuori pista;
-
evita di passare attraverso versanti a forte pendenza e a notevole innevamento, specialmente nelle ore più calde;
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evita l’attraversamento di zone sospette come pendii aperti, canaloni, zone sottovento. Quando ti muovi utilizza i punti più sicuri del terreno, come rocce e tratti pianeggianti;
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durante le uscite in alta montagna è utile portare con sé l’apparecchio Arva: un trasmettitore sempre attivo, anche in caso di perdita di coscienza e che segnala la presenza sotto neve e valanghe: nella maggior parte dei casi la profondità di seppellimento si aggira intorno al metro. L’equipaggiamento sopra menzionato deve essere in possesso di ogni componente della comitiva;
-
in caso di nevicate intense individua un percorso sicuro per raggiungere un riparo;
-
comunica a familiari o amici il luogo in cui intendi recarti;
-
evita di avventurarti in zone pericolose o poco conosciute;
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rispetta la segnaletica esposta nei comprensori sciistici.
-
gli altri materiali per il soccorso sono costituiti da una sonda leggera per l’individuazione del punto esatto in cui si trova la persona sepolta e una pala per potere liberare il più velocemente possibile una persona sepolta: in genere la profondità di seppellimento si aggira intorno al metro.
All’aperto
-
evita le zone esposte, guadagnando una posizione riparata rispetto al possibile distacco di oggetti esposti o sospesi e alla conseguente caduta di oggetti anche di piccole dimensioni e relativamente leggeri, come un vaso o una tegola;
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evita con particolare attenzione le aree verdi e le strade alberate. L’infortunio più frequente associato alle raffiche di vento riguarda proprio la rottura di rami, anche di grandi dimensioni, che possono sia colpire direttamente la popolazione che cadere e occupare pericolosamente le strade, creando un serio rischio anche per motociclisti e automobilisti.
In ambiente urbano
-
se ti trovi alla guida di un’automobile o di un motoveicolo presta particolare attenzione perché le raffiche tendono a far sbandare il veicolo, e rendono quindi indispensabile moderare la velocità o fare una sosta;
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presta particolare attenzione nei tratti stradali esposti, come quelli all’uscita dalle gallerie e nei viadotti; i mezzi più soggetti al pericolo sono i furgoni, mezzi telonati e caravan, che espongono alle raffiche una grande superficie e possono essere letteralmente spostati dal vento, anche quando l’intensità non raggiunge punte molte elevate.
-
In generale, sono particolarmente a rischio tutte le strutture mobili, specie quelle che prevedono la presenza di teli o tendoni, come impalcature, gazebo, strutture espositive o commerciali temporanee all’aperto, delle quali devono essere testate la tenuta e le assicurazioni.
In zona costiera
-
Sulle zone costiere, alla forte ventilazione è associato il rischio mareggiate, in particolare se il vento proviene perpendicolarmente rispetto alla costa. Per questo:
-
presta la massima cautela nell’avvicinarti al litorale o nel percorrere le strade costiere;
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evita di sostare su queste ultime e a maggior ragione su moli e pontili;
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evita la balneazione e l’uso delle imbarcazioni e assicura preventivamente le barche e le strutture presenti sulle spiagge e nelle aree portuali.
In casa
Sistema e fissa opportunamente tutti gli oggetti che nella tua abitazione o luogo di lavoro si trovino nelle aree aperte esposte agli effetti del vento e rischiano di essere trasportati dalle raffiche (vasi ed altri oggetti su davanzali o balconi, antenne o coperture/rivestimenti di tetti sistemati in modo precario, ecc.).
I BACINI REGIONALI DELLA LIGURIA – LA SUDDIVISIONE DEL TERRITORIO
BACINO A
Lungo la costa da Ventimiglia fino a Noli, l’intera provincia di Imperia, la valle del Centa
BACINO B
Lungo la costa da Spotorno a Camogli comprese, Val Polcevera e Alta Val Bisagno
BACINO C
La costa da Portofino fino al confine Toscano,l\’intera provincia della Spezia, Valfontanabuona e Valle Sturla
BACINO D
Tutta la Valle Stura e tutto l\’entroterra savonese fino alla Val Bormida
BACINO E
Valle Scrivia, Val d\’Aveto e Val Trebbia
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