Genova; le promesse del Sindaco e il filobus invece del tram.
Dixit Bucci:
A bordo del nuovo filobus che vedrete in prova in questi giorni tra le vie della città.
Un mezzo da 24 metri full electric che ci proietta nel futuro del trasporto pubblico di #Genova
Caro Sindaco, dopo aver promesso in ogni occasione il tram per gli itinerari di forza del trasporto pubblico genovese, questa mattina (6 maggio, ndr) ha presieduto la presentazione di un filobus da 24 metri in prova sulle nostre strade.
Arriva da Linz, questo gigante su gomma, città di circa 200.000 abitanti (ovvero 3 volte più piccola di Genova), dove comunque le linee principali del trasporto urbano sono gestite con tram, e dove, a complemento della rete principale su ferro, è stata inserita anche questa modalità di trasporto.
Linz è l’unica città dell’Unione Europea dove circolano filobus di queste dimensioni, poi c’è la Svizzera dove i filobus da 24 metri circolano a Berna e Zurigo ma anche qui in aggiunta ad estese reti tranviarie, o a Lucerna, che fa 82.000 abitanti.
Caro Sindaco, non sappiamo a cosa sia dovuto questo suo repentino cambio di opinione, ma vorrei ricordarle che in tutta Europa e in molte parti del mondo il futuro del trasporto pubblico non è la gomma, in qualunque modo alimentata, ma la rotaia.
Persino nei ricchi Emirati Arabi sono in fase di realizzazione nuove e moderne reti tranviarie. E sa perché?
Perché la rotaia, oltre ad offrire un maggiore confort di viaggio, non pone limiti nelle dimensioni dei mezzi che possono svilupparsi in lunghezza fino a 56 metri, perché la rotaia contribuisce ad una reale riqualificazione del territorio, che potrebbe consentire veramente un cambio di rotta verso Genova meravigliosa.
Quindi, caro Bucci, due cose mi sento di dirle, che le eviterebbero di fare figure barbine nei confronti dei suoi elettori.
La prima è che eviterei di andare in giro a vantarsi di essere i primi in Italia a sperimentare una cosa del genere, per forza siamo i primi, nessuna città seria infatti spenderebbe tempo e denaro per sperimentare un mezzo che non è omologato dal Codice della Strada.
La seconda, sarebbe da evitare anche di andare in giro a dire che il tram è superato, i cittadini genovesi viaggiano sia realmente che virtualmente, ed hanno modo di capire anche senza essere competenti in materia, che il tram è il mezzo del futuro in particolare per città delle dimensioni di Genova.
Classe 1954, esperto di mobilità pubblica, rappresentante per Genova e Liguria dell’Associazione Utenti Trasporto Pubblico.
Nel 2005 saggista e autore del primo progetto di reintroduzione del sistema tranviario nella città di Genova. Già consigliere di amministrazione di AMT Genova ed ex Saggio per la mobilità della Giunta Bucci.
Autore, insieme a Claudio Serra, del libro “Quando viaggiamo col tramway. Il tram a Genova tra passato e futuro” e del DVD “Genova in Tram”.
Classe 1954, esperto di mobilità pubblica, rappresentante per Genova e Liguria dell’Associazione Utenti Trasporto Pubblico.
Nel 2005 saggista e autore del primo progetto di reintroduzione del sistema tranviario nella città di Genova. Già consigliere di amministrazione di AMT Genova ed ex Saggio per la mobilità della Giunta Bucci.
Autore, insieme a Claudio Serra, del libro “Quando viaggiamo col tramway. Il tram a Genova tra passato e futuro” e del DVD “Genova in Tram”.