Il nuovo DPCM del governo, lascia qualche dubbio.
In questa strana domenica di ottobre ,sono diverse le testimonianze che ho ricevuto da conoscenti e amici , che svolgono attività legate al mondo delle palestre e della ristorazione (bar, ristoranti e pasticcerie).
Lo stato d’animo non è dei migliori, paure e incertezze aleggiano nei loro pensieri, per un futuro difficile da decifrare.
Il nuovo DPCM del governo, lascia qualche dubbio.
Premetto che stiamo attraversando una fase della nostra esistenza molto complessa , coloro chiamati a decidere le sorti di un’intera nazione, non hanno vita facile nel cercare di mantenere un’equilibrio che riguarda sanità e salute dei cittadini ed economia.
Forse si poteva pensare o fare qualcosa di diverso: queste chiusure indiscriminate di teatri, palestre, ristoranti e molto altro, ai fini della curva esponenziale del contagio, non ho idea di quanto possano influire nel migliorare questo trend.
Ricordiamoci che tutte queste attività avevano già sostenuto costi importanti per adeguarsi alle precedenti normative di sicurezza.
C’è bisogno di aiuti immediati da parte del governo e a riguardo tutte le attività commerciali che inevitabilmente subiranno perdite, verranno ristorate dallo stato, con un decreto già annunciato e che arriverà in Parlamento nei prossimi giorni.
Ma bisogna fare presto e subito, come per il covid ci rimane poco tempo per decidere.
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Mi chiamo Giovanni Pellegrini, Gianni per parenti e amici . Sono nato a Genova il 9 marzo 1971 a Marassi. La mia famiglia è l’esempio di come gli opposti spesso si attraggano e di come si possa sempre trovare un punto d’incontro : mia madre casalinga democristiana e mio padre comunista operaio del ex mercato di Corso Sardegna ne sono la dimostrazione vivente :amarsi e stimarsi anche nelle differenze . Sono cresciuto coltivando valori universali quali la solidarietà, l’accoglienza e l’uguaglianza . Senza se e senza ma. Ho intrapreso la professione Infermieristica e ancora oggi, a distanza di oltre 25 anni , riconosco che non avrei potuto fare scelta migliore. Sono orgoglioso della mia professione ,che mi arricchisce giorno dopo giorno e mi permette di stare a contatto con le persone e con i loro bisogni reali .
Lavoro nel Dipartimento di Emergenza Sanitaria Territoriale, 118 Genova Soccorso, presso il Policlinico San Martino di Genova.
Alle regionali 2020 mi sono candidato nella lista di Linea Condivisa, al fianco di Gianni Pastorino, ottenendo un risultato tanto eccellente quanto inaspettato.
Per me la sanità pubblica e tra le conquiste più belle della nostra Italia repubblicana ; bisogna difenderla ,affinché resti pubblica e universale. Dobbiamo potenziare i servizi territoriali, prestare la massima attenzione alle fasce più deboli, alle famiglie con pazienti affetti da gravi handicap e creare punti di ascolto per le famiglie in difficoltà .
Questo il mio impegno.
Mi chiamo Giovanni Pellegrini, Gianni per parenti e amici . Sono nato a Genova il 9 marzo 1971 a Marassi. La mia famiglia è l’esempio di come gli opposti spesso si attraggano e di come si possa sempre trovare un punto d’incontro : mia madre casalinga democristiana e mio padre comunista operaio del ex mercato di Corso Sardegna ne sono la dimostrazione vivente :amarsi e stimarsi anche nelle differenze . Sono cresciuto coltivando valori universali quali la solidarietà, l’accoglienza e l’uguaglianza . Senza se e senza ma. Ho intrapreso la professione Infermieristica e ancora oggi, a distanza di oltre 25 anni , riconosco che non avrei potuto fare scelta migliore. Sono orgoglioso della mia professione ,che mi arricchisce giorno dopo giorno e mi permette di stare a contatto con le persone e con i loro bisogni reali .
Lavoro nel Dipartimento di Emergenza Sanitaria Territoriale, 118 Genova Soccorso, presso il Policlinico San Martino di Genova.
Alle regionali 2020 mi sono candidato nella lista di Linea Condivisa, al fianco di Gianni Pastorino, ottenendo un risultato tanto eccellente quanto inaspettato.
Per me la sanità pubblica e tra le conquiste più belle della nostra Italia repubblicana ; bisogna difenderla ,affinché resti pubblica e universale. Dobbiamo potenziare i servizi territoriali, prestare la massima attenzione alle fasce più deboli, alle famiglie con pazienti affetti da gravi handicap e creare punti di ascolto per le famiglie in difficoltà .
Questo il mio impegno.