Il rapporto Gimbe suona la sveglia: +42% di contagi in una settimana
Il rapporto Gimbe suona la sveglia: +42% di contagi in una settimana ,netto aumento dei malati e ricoveri, con la regione Campania a fare da portabandiera.
I numeri registrati sono 10 volte superiori a quelli registrati dalla seconda metà di luglio.
Da 1400 si è passati a quota 17mila.
Il virus sta circolando in maniera più sostenuta, una situazione per cui si rilevano ancora più fondamentali le attività di controllo.
Il futuro è legato a quei piccoli comportamenti, che eviterebbero un secondo lockdown, che porterebbe il paese sull’orlo del baratro, economico e sociale.
Quindi facciamola finita con mascherina si, mascherina no, con i no mask e con questa fesseria della dittatura sanitaria.
Mascherina si , visto che forse alcuni hanno presto dimenticato che purtroppo ci troviamo nel bel mezzo di una PANDEMIA.
Indossare una mascherina è un segno di rispetto per gli altri e per se stessi.
Il rischio reale è di ritrovarsi con ospedali e sanitari tutti ,non in grado di reggere una seconda ondata.
Tempo per riflettere ne è rimasto veramente poco.
Un abbraccio.
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Mi chiamo Giovanni Pellegrini, Gianni per parenti e amici . Sono nato a Genova il 9 marzo 1971 a Marassi. La mia famiglia è l’esempio di come gli opposti spesso si attraggano e di come si possa sempre trovare un punto d’incontro : mia madre casalinga democristiana e mio padre comunista operaio del ex mercato di Corso Sardegna ne sono la dimostrazione vivente :amarsi e stimarsi anche nelle differenze . Sono cresciuto coltivando valori universali quali la solidarietà, l’accoglienza e l’uguaglianza . Senza se e senza ma. Ho intrapreso la professione Infermieristica e ancora oggi, a distanza di oltre 25 anni , riconosco che non avrei potuto fare scelta migliore. Sono orgoglioso della mia professione ,che mi arricchisce giorno dopo giorno e mi permette di stare a contatto con le persone e con i loro bisogni reali .
Lavoro nel Dipartimento di Emergenza Sanitaria Territoriale, 118 Genova Soccorso, presso il Policlinico San Martino di Genova.
Alle regionali 2020 mi sono candidato nella lista di Linea Condivisa, al fianco di Gianni Pastorino, ottenendo un risultato tanto eccellente quanto inaspettato.
Per me la sanità pubblica e tra le conquiste più belle della nostra Italia repubblicana ; bisogna difenderla ,affinché resti pubblica e universale. Dobbiamo potenziare i servizi territoriali, prestare la massima attenzione alle fasce più deboli, alle famiglie con pazienti affetti da gravi handicap e creare punti di ascolto per le famiglie in difficoltà .
Questo il mio impegno.
Mi chiamo Giovanni Pellegrini, Gianni per parenti e amici . Sono nato a Genova il 9 marzo 1971 a Marassi. La mia famiglia è l’esempio di come gli opposti spesso si attraggano e di come si possa sempre trovare un punto d’incontro : mia madre casalinga democristiana e mio padre comunista operaio del ex mercato di Corso Sardegna ne sono la dimostrazione vivente :amarsi e stimarsi anche nelle differenze . Sono cresciuto coltivando valori universali quali la solidarietà, l’accoglienza e l’uguaglianza . Senza se e senza ma. Ho intrapreso la professione Infermieristica e ancora oggi, a distanza di oltre 25 anni , riconosco che non avrei potuto fare scelta migliore. Sono orgoglioso della mia professione ,che mi arricchisce giorno dopo giorno e mi permette di stare a contatto con le persone e con i loro bisogni reali .
Lavoro nel Dipartimento di Emergenza Sanitaria Territoriale, 118 Genova Soccorso, presso il Policlinico San Martino di Genova.
Alle regionali 2020 mi sono candidato nella lista di Linea Condivisa, al fianco di Gianni Pastorino, ottenendo un risultato tanto eccellente quanto inaspettato.
Per me la sanità pubblica e tra le conquiste più belle della nostra Italia repubblicana ; bisogna difenderla ,affinché resti pubblica e universale. Dobbiamo potenziare i servizi territoriali, prestare la massima attenzione alle fasce più deboli, alle famiglie con pazienti affetti da gravi handicap e creare punti di ascolto per le famiglie in difficoltà .
Questo il mio impegno.