Nodo Ferroviario, Pastorino replica a Toti: invece di lamentarsi si rapporti col governo
Gianni Pastorino (Linea Condivisa), dopo le dichiarazioni diffuse ieri sul nodo ferroviario di Genova ,alle quali ha risposto il presidente della Liguria, replica allo stesso Toti: “invece di lamentarsi, il presidente dovrebbe tentare di governare raccordandosi col governo”.
Nel rispondere in merito alle mie obiezioni sulla situazione del nodo ferroviario di Genova, oggi il presidente della regione Toti perde le staffe e incappa in una caduta di stile nel suo linguaggio. Non stavamo affatto dormendo.
Tutt’altro: ci siamo accorti che Regione Liguria avesse trovato un’intesa con il precedente ministro Toninelli (governo giallo-verde, che a Toti non dispiaceva visto che era partecipato dal suo miglior alleato Salvini).
Ma ci siamo anche accorti che il Dottor Rettighieri non è mai stato nominato commissario.
Toti dovrebbe quindi soffermarsi sui limiti del precedente governo, e continuare ad attivarsi col governo attuale per ottenere questa nomina.
Ultimamente, invece, il leitmotiv della giunta di centrodestra è soltanto “rivolgetevi a Roma, perché non governiamo noi”: questa distorsione non è praticata soltanto da Toti, ma anche dagli altri assessori, la cui unica attività ora è presenziare a cerimonie, celebrazioni e inaugurazioni (anche se si tratta di questioni di poco conto, basta apparire).
Capiamo la delusione del presidente Toti: rinuncia alla costruzione del suo movimento al Sud, viene escluso dal summit di Arcore con Salvini, Berlusconi e Meloni, smarrisce la bussola dichiarandosi “a sinistra del centrodestra” (si veda la sua intervista rilasciata 2 giorni fa a Il Foglio).
In tutto questo si dimentica della sua funzione primaria, quella di rappresentare un territorio e di governarlo. La smetta, presidente, di dire che debbano essere le singole forze politiche a collegarsi col governo nazionale.
Questo compito spetta anzitutto a Lei, come presidente, e a tutti gli assessori.
Altrimenti questo comportamento certificherebbe la sua resa.