Parliamoci chiaro
Parliamoci chiaro: io sono stato chiamato a votare e ho votato nel merito di una riforma della nostra Carta Costituzionale, non certo su una “poltrona”.
Il discorso del Premier non l’ho per nulla digerito. Anzi, l’ho trovato ancora una volta irrispettoso nei riguardi di un Popolo che è stato chiamato ad esprimersi, democraticamente, come chiede la nostra Repubblica.
Ieri, prima di tutto, ha vinto la democrazia, ha vinto il volere del Popolo sovrano. Invece il Premier ha fatto sua la sconfitta così come ha fatto sua questa campagna referendaria trasformandola fin dall’inizio in una campagna elettorale e concludendola come tale, in modo totalmente autoreferenziale.
Io ho votato la Costituzione, lui, evidentemente, ha giocato una partita dove ha fatto l’allenatore, il manager, il giocatore, il tifoso, tutto contemporaneamente.