Viabilità stadio? Parliamone seriamente (non della Fiorentina).
Da tempo sostengo che l’attuale provvedimento di modifica temporanea della viabilità nella zona attorno allo stadio Luigi Ferraris, in occasione degli incontri sportivi, si ripercuote con effetti gravosi sulla circolazione dei veicoli privati, sulla circolazione dei mezzi di trasporto pubblico e sulle emissioni inquinanti dovute agli eccessivi intasamenti del traffico.
Ad oggi il provvedimento riguarda, in particolare, la deviazione del traffico presente sulla sponda est unicamente in C.so De Stefanis chiudendo l’accesso alla Via Rino Mandoli, mentre per il traffico proveniente dal centro, in sponda ovest, l’unica direttrice transitabile e costituita da Via Bobbio con la chiusura della viabilità sulla Via J.R. Spensley che ne impedisce la suddivisione del flusso sulla Via R. Mandoli in direzione nord.
Gli effetti di questo provvedimento sono accettabili quando gli incontri sportivi avvengono nei giorni festivi ma risultano essere devastanti quando gli incontri si svolgono nei giorni feriali, spesso in coincidenza di orari in cui il traffico è ancora soggetto ai flussi pendolari.
In direzione nord, provenendo dal centro in sponda ovest, il flusso risulta spesso in “coda” già sulla Via Moresco; complice il fatto che, ben più avanti su Via Bobbio in corrispondenza con la Via L. Montaldo, il traffico privato ha l’obbligo di svolta a destra su Ponte F. Campanella. Il mantenimento della corsia riservata ai mezzi pubblici sulla prosecuzione di Via Bobbio e la confluenza con il flusso veicolare proveniente da Via L. Montaldo è la prima causa d’ingorgo che costringe a significativi ritardi anche la circolazione dei mezzi pubblici stessi, di fatto obbligati a restare in coda lungo tutta la percorrenza.
Il flusso di traffico proveniente invece dalla Valbisagno, in sponda est, e diretta verso il centro, viene costretto unicamente su C.so De Stefanis e, anche in questo caso, lo stato di coda del flusso è inevitabile e, con esso, anche il blocco della circolazione per i mezzi pubblici.
Ulteriore effetto gravoso, in questo caso sulla salute pubblica, è l’esponenziale innalzamento delle concentrazioni di emissioni dovute allo “stallo” dei flussi veicolari.
Se inoltre consideriamo che l’area interessata allo Stadio L. Ferraris viene interamente blindata tramite le cancellate appositamente installate e che all’interno dell’area stessa esistono ulteriori suddivisioni atte a separare le tifoserie, appare del tutto irragionevole mantenere in vigore gli attuali provvedimenti di modifica alla viabilità in nome di una sicurezza che pare essere già sufficientemente garantita dalle installazioni che questa Amministrazione ha approntato nel corso degli anni.
Forse, approfittando anche della prossima pausa estiva, varrebbe la pena considerare l’istituzione di un veloce “tavolo tecnico” fra tutti i soggetti interessati per valutare possibili varianti e soluzioni.
Mi permetto, timidamente, di proporne alcune:
TRAFFICO PROVENIENTE DAL CENTRO (SPONDA OVEST):
La concessione preventiva ai veicoli privati di proseguire sulla porzione di Via Bobbio riservata ai soli mezzi pubblici nelle due ore precedenti gli incontri e un’ora a seguito della loro conclusione o, comunque, fino a quando si ritenga necessario per mantenere un flusso veicolare corretto.
Tale concessione non deve riguardare il flusso proveniente dalla Via L. Montaldo che dovrà invece proseguire, come consuetudine, sul Ponte Campanella.
TRAFFICO PROVENIENTE DALLA VALBISAGNO (SPONDA OVEST):
Mantenere aperta la viabilità sulla Via R. Mandoli con obbligo di svolta sul Piazzale Marassi su Via Angeli del Fanfgo, in direzione di Via Bobbio
Quest’ultima porzione di strada, di norma a senso unico in direzione Via Bobbio, può essere temporaneamente modificata con l’istituzione del doppio senso di marcia contribuendo così ad agevolare il flusso di traffico proveniente dal centro. Un provvedimento, quest’ultimo, che talvolta viene adottato già ora.
Unitamente a questo sarebbe auspicabile anche la temporanea concessione del transito sulla corsia riservata ai mezzi pubblici di Via Canevari.
Anche in questo caso, il provvedimento si intende applicabile nelle medesime fasce orarie, ovvero nelle due ore precedenti e nell’ora successiva al termine degli incontri.
Queste varianti appaiono essere compatibili con le misure di sicurezza necessarie in occasione di eventi sportivi e si dimostrano risolutive ai problemi di congestione dei flussi di traffico, limitando al tempo stesso i ritardi di percorrenza del trasporto pubblico e, non meno importante, gli accumuli di emissioni nocive per la salute pubblica.
Concludo con una piccola parentesi su quanto accaduto ieri (9/4) in merito al ritardato inizio della partita Sampdoria – Fiorentina.
Francamente, per quanto non sia certo soddisfatto dell’amministrazione comunale uscente, ho trovato di cattivo gusto l’accanimento mediatico che mi è parso (e magari mi sbaglio) più vicino ad una voluta campagna denigratoria pre-elettorale.
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