Piano da 1 miliardo in 5 anni per ripopolare l’entroterra ligure
La Regione Liguria prepara un piano per combattere lo spopolamento dell’entroterra prevedendo circa un miliardo di investimenti nei prossimi cinque anni tra fondi regionali, nazionali, europei.
Un piano che prevede anche nuove infrastrutture come il tunnel della Val Fontanabuona che sarà a carico di Autostrade per l’Italia.
È l’impegno preso dalla Giunta regionale alla prima riunione itinerante, che si è tenuta nell’entroterra, a Montebruno (Genova) per presentare il progetto “Ma se ghe penso -Tornare a vivere in Liguria”, un progetto per studiare un pacchetto di misure per il reinserimento abitativo nelle vallate.
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha annunciato che nei prossimi mesi ci saranno altre due riunioni di Giunta itineranti. “Si lavora per rivitalizzare l’entroterra – spiega Toti – dal punto di vista economico e sociale con l’utilizzo di tutti i fondi europei in programmazione nei prossimi anni, compreso il Pnrr. Questo pacchetto può valere molte centinaia di milioni nei prossimi cinque anni, ma molto dipenderà dalla risposta ai bandi in essere e futuri, con meccanismi di premialità per chi investe nell’entroterra, e dalla realizzazione delle opere finanziate, ad esempio il tunnel della Fontanabuona e a nuovi servizi come l’infermiere di comunità e servizi in rete su cui punta il Pnrr”.
“Spopolamento, mancanza di infrastrutture, di lavoro e di servizi hanno creato negli anni una tendenza “recessiva sociale” da richiedere interventi strutturali per essere invertita”, commenta l’assessore allo Sviluppo economico Andrea Benveduti.
Basti pensare che in giro per il mondo ci sono circa 150 mila liguri regolarmente censiti, il 10% dell’attuale popolazione residente in regione.
“Lavorando di concerto con la Consulta ligure per l’emigrazione, abbiamo ripreso e consolidato contatti con associazioni come quella dei Liguri nel Mondo che periodicamente ci segnalano le speranze e i sogni di nostri concittadini di prima, seconda o terza generazione interessati a tornare a riscoprire le loro radici”, sottolinea Benveduti.
Alla Giunta erano presenti anche il console generale di Argentina a MIlano Luis Pablo Niscovolos e i presidenti delle due Camere di Commercio Attanasio e Lupi.