Geo Barents, 32 minori non accompagnati “hanno subito violenze”; domani l’arrivo a La Spezia
Hanno subito abusi e violenze. Sono rimasti 6 giorni in mare, senza cibo a sufficienza e bevendo acqua salata per sopravvivere.
E hanno perso un loro amico in mare, anche lui minorenne. Sono le testimonianze che sono state raccolte dai 32 minori non accompagnati, su un numero di 49 migranti a bordo della nave Geo Barents che approderà domani mattina alla Spezia.
Sebastien Ponsford, responsabile affari umanitari di Medici Senza Frontiere a bordo della Geo Barents, conferma che “su 49 sopravvissuti a bordo, 32 sono minori non accompagnati, tra cui una ragazza molto giovane che viaggiava da sola. I bambini che vediamo qui a bordo hanno affrontato viaggi estremamente diversi attraverso il deserto e hanno subito molte violenze e abusi. Quello che abbiamo visto a bordo e ascoltato dai bambini è l’esposizione a diverse forme di violenza, tra cui molti casi di violenza sessuale, stupro in particolare. Dalle parole dei bambini emerge anche il racconto di respingimenti illegali in mare e, in altre occasioni, di respingimenti illegali sulla terraferma”.
Le persone a bordo provengono da Guinea, Senegal, Gambia. Sono stati riscontrati tra i minori anche segni di “disidratazione, estrema stanchezza, e anche diversi casi di malnutrizione. Hanno trascorso sei giorni interi in mare senza cibo né acqua. Dovevano bere acqua salata perché erano alla deriva. Questi bambini hanno un bisogno urgente di sostegno psicologico – prosegue il referente di Msf -. Uno dei loro amici è morto in mare, è scomparso. Anche lui un minore. Uno dei sopravvissuti aveva viaggiato con lui dal suo villaggio, nel suo paese d’origine, fino alla Tunisia e poi in mare. Hanno anche bisogno di una valutazione medica approfondita e di cure. Hanno bisogno di essere accolti in centri specializzati dove possa essere valutato a fondo il loro status e la necessità di protezione. E naturalmente hanno bisogno di uno spazio adeguato, un ambiente sicuro e accogliente dove possano tornare a essere bambini”.