60 milioni di italiani
Non più tardi di 5 giorni fa, precisamente il 15 Novembre, il vice premier Salvini tuonava: «Vogliono sanzionarci, ma questo finirà per essere un danno più per la UE che per noi. Come fanno a non capirlo? Sono dei pazzi se davvero aprono contro il nostro Paese la procedura d’infrazione. Insorgerebbero 60 milioni di italiani».
Sappiamo bene che la narrazione che il “Capitano” predilige è quella che vede il popolo italiano compatto nel consenso e che la sua megalomania tende ad includere anche i neonati tra coloro che, compatti, insorgerebbero contro la UE (le persone che avrebbero avuto il diritto di votare erano quest’anno 46.605.046).
Tuttavia, va ricordato che la percentuale dei votanti quest’anno è stata del 72,9% (mai così bassa nella storia della Repubblica). Di quel 72,9%, solo il 17,4% ha votato per la Lega. Una cifra ben lontana dai “60 milioni di italiani“, che corrisponde invece alla totalità della popolazione italiana.
È proprio la matematica, quindi, a smentire il Ministro dell’Interno.Nella giornata di ieri il Tesoro ha indetto un’asta di BTP Italia che sono riservati, almeno nei primi giorni dell’asta, ai piccoli risparmiatori, quelli che comprano titoli di Stato a lunga scadenza e senza obiettivi speculativi, il nocciolo duro della fiducia nei confronti della solidità economica del Paese.
Ebbene, l’asta è andata molto male: a fronte di una raccolta sperata tra i 7 ed i 9 miliardi, alla fine dei primi 2 giorni sono stati raccolti solo 722 milioni. E non è colpa della scarsa appetibilità dei titoli, perché la cedola minima con premio di fedeltà, è dell’1,45%, ovvero la più alta degli ultimi quattro anni.
Insomma, senza voler insistere troppo sui tecnicismi finanziari, sembra evidente che alla prima prova seria di questo governo (la manovra finanziaria) il popolo italiano stia lasciando trasparire che la fiducia inizia a vacillare significativamente anche perché ad oggi, delle tante migliorie promesse in campagna elettorale dai partiti ora al Governo, ancora non se ne vede traccia e la gente inizia ad esigere qualche risultato, per continuare a dare fiducia.
P.S.: sempre notizia di oggi è che il 57% degli italiani (+12% rispetto allo scorso anno) è a favore dell’euro, la moneta unica europea. E pensare che il governo era partito come decisamente euroscettico.
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Classe 66. Nata e cresciuta a Genova. Ho studiato russo al Liceo Deledda, mi sono laureata in Economia e Commercio. Lavoro come impiegata amministrativa. Ho una figlia.
Sognatrice, ma coi piedi ben piantati a terra. Co Portavoce del Comitato Possibile Full Monty di Genova.
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