Noi siamo Genova. Una città preziosa, unica al mondo per la sua identità, che è fatta di bellezza, cultura, storie e impegno civile. Ma la nostra città oggi è sempre meno riconoscibile: nelle sue chiusure, nelle sue paure, nella sua indifferenza. Abbiamo tante risorse civili, culturali e solidali: oggi le richiamiamo tutte per scendere di nuovo in campo e insieme cambiare rotta. Noi ci siamo.
Vogliamo vivere in una città che non dimentica la sua lunga storia di dialogo con il mondo, la sua tradizione di democrazia e di apertura alla conoscenza, alla creatività e ai diritti.
Non accettiamo né il declino economico né quello civile. Sapendo che si muovono insieme, perché l’impoverimento materiale produce inevitabilmente anche quello culturale con i pregiudizi, l’intolleranza, le violenze.
Vogliamo una città capace di costruire pari opportunità e pari dignità. Anche territoriale. A partire dalle tante periferie segnate dai processi di globalizzazione e da troppo tempo in attesa di una riqualificazione urbana, di servizi pubblici (dalla sanità alla scuola) in grado di corrispondere ai bisogni della popolazione. Perché una città che non promuove i diritti sociali è una città che non promuove i diritti civili.
Vogliamo valorizzare talenti, innovazione, diversità di una città meravigliosa non solo per lo straordinario patrimonio urbano e artistico ma anche per la qualità della vita, la dignità del lavoro, la socialità, la libera realizzazione di ognuno/a.
Le giornate dell’orgoglio omosessuale, quest’anno anche con il nostro Village, saranno una piazza fatta di cittadinanza e di cittadini/e proprio per poter vivere insieme una Genova better than this.
Noi siamo Genova. Il Village come il Pride è celebrazione della fierezza e della visibilità dei corpi e delle soggettività LGBT+. Uno spazio per essere liberi. Non segnati dal nascondimento e dal senso d’inadeguatezza di chi non corrisponde alle aspettative degli altri: perché il genere, l’orientamento sessuale, l’etnia, lo stato civile, l’abbigliamento, non sono conformi all’invenzione dei modelli dominanti.
L’orgoglio della nostra identità non preclude nessuno/a.
L’orientamento sessuale è trasversale a classi, generi, età anagrafica, appartenenze religiose o ideologiche, disabilità, etnia, cultura.
Non è in alcun modo chiusura, autoreferenzialità, autosufficienza, perché le differenze non impediscono di riconoscerci come una comunità aperta che vuole costruire un futuro condiviso.
Desideriamo una città inclusiva e dei diritti. Perché la consapevolezza civica non è questione di tolleranza, parola che ha assunto un’accezione terribile: le differenze non si tollerano ma ci completano. La consapevolezza civica è piuttosto coscienza di sé e degli/le altri/e, è cognizione dei legami interpersonali, di responsabilità sociale. Come gli individui non sono isole autonome e separate dagli altri, così le identità non vanno intese come confini rigidi che frenano la coesione sociale. Noi crediamo in una città dove tutte le persone possano vivere pienamente vite intere ed autentiche: vogliamo vivere così ogni giorno, lanciando questo modello non solo per la nostra città, ma come disobbedienza nazionale in contrasto alla deriva oscurantista che ci sta trasformando in quello che non siamo e che non vogliamo diventare.
Noi siamo Genova. Contrastiamo gli insulti, le offese, le violenze, lo scherno, che minacciano la nostra libertà nello spazio pubblico e privato. Assistiamo ogni giorno all’aumento del pregiudizio, delle minacce e delle discriminazioni: è arrivato il momento di reagire! E l’unico modo è costruire spazi di r-esistenza, per vivere finalmente momenti collettivi di bella politica.
L’omotransfobia danneggia tutti e tutte. è una caduta di civiltà che minaccia ogni singola persona perché non viene mai da sola: si accompagna alla negazione dell’autodeterminazione delle donne, al razzismo, all’intolleranza; imbarbarisce il linguaggio e i comportamenti. La cancellazione delle diversità allarga la crisi della democrazia e limita se non nega la cittadinanza reale.
Vogliamo portare nel centro di Genova la bellezza ed il coraggio di chi coltiva l’idea che la conoscenza delle differenze aiuti il superamento delle paure e sconfigga ogni atto di violenza e di discriminazione.
Noi siamo Genova. Spetta alle istituzioni e ad ognuno/a di noi il compito di impedire la traduzione della parola “diversità” in un sinonimo di disuguaglianza e iniquità.
Noi siamo una Genova better than this.
Sappiamo che è una scommessa, un azzardo che si gioca sulle idee e sulle emozioni.
IL PERCORSO 2019
L’appuntamento è alle 15.00 in Via San Benedetto, vicino Palazzo del Principe, con partenza verso le 16.00. Il Pride procederà verso Piazza Acquaverde, affiancando la stazione Principe per poi proseguire in via Balbi, la via delle facoltà umanistiche dell’Università di Genova. Giù fino in Piazza della Nunziata e si continua passando nella galleria Giuseppe Garibaldi e nella galleria Nino Bixio, finalmente luoghi ombreggiati e freschi, dove poter mettere la musica ad alto volume effetto disco. Si sbuca in Piazza Corvetto e si procede scendendo da via San Giacomo e Filippo e poi via Serra. Arrivati in via Fiume si gira per raggiungere via XX Settembre verso Piazza De Ferrari dove dopo i discorsi dal palco (il nostro carro) si concluderà il corteo. Gli altri carri gireranno in via Dante per non entrare in piazza e avere agio di fermarsi per il disallestimento.
Dalle 20 al Liguria Pride Village potremo rilassarci, continuando a stare insieme per condividere foto e pensieri sulla parata, con aperitivo e musica. Quelli e quelle della notte, invece, si prepareranno per l’Official Party al Banano Tsunami, mentre chi vuole fare mattina dalle 24 potrà andare alla festa techno con La Roboterie al Csoa Terra di Nessuno.
Ci ispira l’idea che la battaglia per il superamento di ogni forma di discriminazione legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere delle persone non riguardi solo la comunità LGBTI, ma coinvolga l’intera società civile. Anche questo Pride, promosso dal Coordinamento Liguria Rainbow, vuole essere un’occasione per tutte e tutti di essere se stessi e di muoversi assieme nello spazio pubblico, rivendicando uguali diritti e manifestando l’orgoglio e la gioia della costruzione di vite libere da modelli oppressivi e da pregiudizi che offendono la dignità di chi sfugge ai parametri della presunta “normalità”.
Consigli per la manifestazione dallo Staff del Liguria Pride
Suggerimenti per manifestare #offensiviedivisivi
Portiamo le nostre emozioni – fierezza, rabbia, speranza, sconcerto, paura, irrisione, …- ma anche un cappello può servire!!
Vorremmo che tutti i le partecipanti trovassero agioe sicurezza durante la parata. Come?
– vestiamoci adeguatamente per fronteggiare il caldo, avendo dato un occhio alle notizie meteo
– portiamoci un po’ d’acqua o bevande ma non in vetro o lattine, pesanti scomode e anche pericolose
– durante il percorso sarà possibile acquistare rifornimenti di acqua dai nostri volontari o dai locali lungo la manifestazione
– evitiamo zaini troppo ingombranti, ed evitiamo di dimenticarli lungo il percorso!
– segnaliamo allo staff del Liguria Pride (che sarà riconoscibile dalle magliette rosse) qualunque problema/necessità
– siamo tutti responsabili, aiutiamoci a vicenda e se qualcuno non si sente bene teniamo conto che due ambulanze e paramedici del 118 saranno a disposizione del corteo
– chi porta il tacco 12 sappia che saranno circa quattro chilometri di parata
– in caso di stanchezza ci sono i carri disponibili dove salire per riposare e ballare!
Per il quinto anno consecutivo, sfileremo per le strade di Genova, per i diritti di tutti e tutte.
GENOVA BETTER THAN THIS
Noi siamo Genova. Una città preziosa, unica al mondo per la sua identità, che è fatta di bellezza, cultura, storie e impegno civile. Ma la nostra città oggi è sempre meno riconoscibile: nelle sue chiusure, nelle sue paure, nella sua indifferenza. Abbiamo tante risorse civili, culturali e solidali: oggi le richiamiamo tutte per scendere di nuovo in campo e insieme cambiare rotta. Noi ci siamo.
Vogliamo vivere in una città che non dimentica la sua lunga storia di dialogo con il mondo, la sua tradizione di democrazia e di apertura alla conoscenza, alla creatività e ai diritti.
Non accettiamo né il declino economico né quello civile. Sapendo che si muovono insieme, perché l’impoverimento materiale produce inevitabilmente anche quello culturale con i pregiudizi, l’intolleranza, le violenze.
Vogliamo una città capace di costruire pari opportunità e pari dignità. Anche territoriale. A partire dalle tante periferie segnate dai processi di globalizzazione e da troppo tempo in attesa di una riqualificazione urbana, di servizi pubblici (dalla sanità alla scuola) in grado di corrispondere ai bisogni della popolazione. Perché una città che non promuove i diritti sociali è una città che non promuove i diritti civili.
Vogliamo valorizzare talenti, innovazione, diversità di una città meravigliosa non solo per lo straordinario patrimonio urbano e artistico ma anche per la qualità della vita, la dignità del lavoro, la socialità, la libera realizzazione di ognuno/a.
Le giornate dell’orgoglio omosessuale, quest’anno anche con il nostro Village, saranno una piazza fatta di cittadinanza e di cittadini/e proprio per poter vivere insieme una Genova better than this.
Noi siamo Genova. Il Village come il Pride è celebrazione della fierezza e della visibilità dei corpi e delle soggettività LGBT+. Uno spazio per essere liberi. Non segnati dal nascondimento e dal senso d’inadeguatezza di chi non corrisponde alle aspettative degli altri: perché il genere, l’orientamento sessuale, l’etnia, lo stato civile, l’abbigliamento, non sono conformi all’invenzione dei modelli dominanti.
L’orgoglio della nostra identità non preclude nessuno/a.
L’orientamento sessuale è trasversale a classi, generi, età anagrafica, appartenenze religiose o ideologiche, disabilità, etnia, cultura.
Non è in alcun modo chiusura, autoreferenzialità, autosufficienza, perché le differenze non impediscono di riconoscerci come una comunità aperta che vuole costruire un futuro condiviso.
Desideriamo una città inclusiva e dei diritti. Perché la consapevolezza civica non è questione di tolleranza, parola che ha assunto un’accezione terribile: le differenze non si tollerano ma ci completano. La consapevolezza civica è piuttosto coscienza di sé e degli/le altri/e, è cognizione dei legami interpersonali, di responsabilità sociale. Come gli individui non sono isole autonome e separate dagli altri, così le identità non vanno intese come confini rigidi che frenano la coesione sociale. Noi crediamo in una città dove tutte le persone possano vivere pienamente vite intere ed autentiche: vogliamo vivere così ogni giorno, lanciando questo modello non solo per la nostra città, ma come disobbedienza nazionale in contrasto alla deriva oscurantista che ci sta trasformando in quello che non siamo e che non vogliamo diventare.
Noi siamo Genova. Contrastiamo gli insulti, le offese, le violenze, lo scherno, che minacciano la nostra libertà nello spazio pubblico e privato. Assistiamo ogni giorno all’aumento del pregiudizio, delle minacce e delle discriminazioni: è arrivato il momento di reagire! E l’unico modo è costruire spazi di r-esistenza, per vivere finalmente momenti collettivi di bella politica.
L’omotransfobia danneggia tutti e tutte. è una caduta di civiltà che minaccia ogni singola persona perché non viene mai da sola: si accompagna alla negazione dell’autodeterminazione delle donne, al razzismo, all’intolleranza; imbarbarisce il linguaggio e i comportamenti. La cancellazione delle diversità allarga la crisi della democrazia e limita se non nega la cittadinanza reale.
Vogliamo portare nel centro di Genova la bellezza ed il coraggio di chi coltiva l’idea che la conoscenza delle differenze aiuti il superamento delle paure e sconfigga ogni atto di violenza e di discriminazione.
Noi siamo Genova. Spetta alle istituzioni e ad ognuno/a di noi il compito di impedire la traduzione della parola “diversità” in un sinonimo di disuguaglianza e iniquità.
Noi siamo una Genova better than this.
Sappiamo che è una scommessa, un azzardo che si gioca sulle idee e sulle emozioni.
IL PERCORSO 2019
L’appuntamento è alle 15.00 in Via San Benedetto, vicino Palazzo del Principe, con partenza verso le 16.00. Il Pride procederà verso Piazza Acquaverde, affiancando la stazione Principe per poi proseguire in via Balbi, la via delle facoltà umanistiche dell’Università di Genova. Giù fino in Piazza della Nunziata e si continua passando nella galleria Giuseppe Garibaldi e nella galleria Nino Bixio, finalmente luoghi ombreggiati e freschi, dove poter mettere la musica ad alto volume effetto disco. Si sbuca in Piazza Corvetto e si procede scendendo da via San Giacomo e Filippo e poi via Serra. Arrivati in via Fiume si gira per raggiungere via XX Settembre verso Piazza De Ferrari dove dopo i discorsi dal palco (il nostro carro) si concluderà il corteo. Gli altri carri gireranno in via Dante per non entrare in piazza e avere agio di fermarsi per il disallestimento.
Dalle 20 al Liguria Pride Village potremo rilassarci, continuando a stare insieme per condividere foto e pensieri sulla parata, con aperitivo e musica. Quelli e quelle della notte, invece, si prepareranno per l’Official Party al Banano Tsunami, mentre chi vuole fare mattina dalle 24 potrà andare alla festa techno con La Roboterie al Csoa Terra di Nessuno.
Ci ispira l’idea che la battaglia per il superamento di ogni forma di discriminazione legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere delle persone non riguardi solo la comunità LGBTI, ma coinvolga l’intera società civile. Anche questo Pride, promosso dal Coordinamento Liguria Rainbow, vuole essere un’occasione per tutte e tutti di essere se stessi e di muoversi assieme nello spazio pubblico, rivendicando uguali diritti e manifestando l’orgoglio e la gioia della costruzione di vite libere da modelli oppressivi e da pregiudizi che offendono la dignità di chi sfugge ai parametri della presunta “normalità”.
Consigli per la manifestazione dallo Staff del Liguria Pride
Suggerimenti per manifestare #offensiviedivisivi
Portiamo le nostre emozioni – fierezza, rabbia, speranza, sconcerto, paura, irrisione, …- ma anche un cappello può servire!!
Vorremmo che tutti i le partecipanti trovassero agio e sicurezza durante la parata. Come?
– vestiamoci adeguatamente per fronteggiare il caldo, avendo dato un occhio alle notizie meteo
– portiamoci un po’ d’acqua o bevande ma non in vetro o lattine, pesanti scomode e anche pericolose
– durante il percorso sarà possibile acquistare rifornimenti di acqua dai nostri volontari o dai locali lungo la manifestazione
– evitiamo zaini troppo ingombranti, ed evitiamo di dimenticarli lungo il percorso!
– segnaliamo allo staff del Liguria Pride (che sarà riconoscibile dalle magliette rosse) qualunque problema/necessità
– siamo tutti responsabili, aiutiamoci a vicenda e se qualcuno non si sente bene teniamo conto che due ambulanze e paramedici del 118 saranno a disposizione del corteo
– chi porta il tacco 12 sappia che saranno circa quattro chilometri di parata
– in caso di stanchezza ci sono i carri disponibili dove salire per riposare e ballare!
Dettagli
Organizzatore
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Genova, Italia + Google Maps