Red Carpet, quella passerella sui problemi veri
Chi bello vuole apparire, un poco deve soffrire – recita un antico proverbio; ma se a soffrire devono essere gli altri allora la questione si complica.
Come il caso del “Red Carpet” di Giovanni Toti che non solo è balzato agli onori della cronaca per il capitolo di spesa sostenuto da Liguria Digitale, capitolo già levitato a 55.000 euro, ma che ora fa sollevare anche polemiche sulla reale indispensabilità dell’investimento a fronte dei veri problemi sui territori che, invece, vengono sistematicamente ignorati.
E’ una strategia alla quale il presidente Toti ci ha ormai abituati; strategia di facciata, la chiamo io e, in questo caso, strategia della passerella: quella funzionale a passare sopra i problemi, ignorandoli.
Una passerella che ignora i tanti sentieri desiderosi di manutenzione per essere resi fruibili da turisti e amanti delle escursioni, che ignora la necessità di rendere accessibili le spiagge libere ai disabili, che ignora persino il fatto dell’impellente necessità di eseguire lavori di manutenzione su un’Aurelia disastrata e facilmente allagabile alle prime piogge (estive o invernali esse siano).
Per queste cose #lamialiguria, quella di Toti, non “avrebbe” le risorse e poco importa se a dirlo sono tre sindaci del Golfo Paradiso, più precisamente dei comuni di Bogliasco, Sori e Camogli che oltre a mettere sul piatto della bilancia iniziative ben più utili e sostenibili, evidenziano anche il fatto che l’adesione al tappeto rosso comporterebbe un aggravio di spese alle casse comunali per la sua manutenzione.
Quindi NO; niente “passerelle” sui problemi veri, con senso di responsabilità e sensibilità che va ben oltre alla strategia dell’apparenza, quella di Toti, quella che, irrimediabilmente, inganna.
Red Carpet oltre ogni regola, anche del CdS - Roberto Schenone
31 Luglio 2017 @ 16:38
[…] nel primo ho evidenziato le ombre di un’iniziativa che ha ignorato necessità impellenti evidenziate dai Comuni a riguardo sia di necessari interventi “strutturali”, sia di iniziative (il Blue Carpet ne è un esempio) per le quali erano stati richiesti sostegni economici da parte della Regione. Sostegni ovviamente negati con la convinzione che l’iniziativa Red Carpet e l’impatto mediatico da essa generato debbano prevalere su tutto. Piccolo problema (e beffa) è che il sostentamento economico del Red Carpet, una volta installato a carico della Regione, passa interamente a carico dei Comuni; gli stessi che per evidenti difficoltà hanno chiesto sostegno alla Regione. […]