Povia vorrei chiudessi il becco
C’è un limite a tutto anche per te, caro Giuseppe Povia.
Perché non è colpa nostra, forse nemmeno tua (ma sicuramente più tua) se non sei più riuscito a spiccare il volo come un piccione, e sei finito nell’ombra, a becco asciutto.
Non è nemmeno colpa degli immigrati, che in mutande arrivano a causa della miseria da cui scappano, mentre tu ci vai nelle televisioni locali a cantare che era meglio bersluconi per raggranellare qualche cachet scongiurando di non rimanerci, in mutande.
Sono sicuro che non è nemmeno colpa dei tuoi genitori, che duri o molli che fossero hanno senza dubbio fatto del loro meglio per crescerti, per darti un’istruzione, per inserirti nella società.
Non è nemmeno colpa di Luca: che non hai mai capito un cazzo sull’omosessualità; semplicemente perché l’omosessualità non ha bisogno di un perché.
Perché alla natura non si cerca una spiegazione.
E se pensi che mentre fissi il lampadario, nelle tue giornate spente, ci sia qualcuno che ti ruba il salario; se pensi che restando fermo lì, sulla tua sedia, ci sia qualcuno che si “insedia”; se pensi che l’immigrato venga qui per “sostituirti” come Italiano; se pensi queste cose, caro Povia, forse è giunto il momento di sederti per davvero, magari su un pontile di Lampedusa, lontano da quella stanza chiusa in cui fissi il lampadario ma all’aria aperta, respirando a pieni polmoni, guardando con i tuoi occhi, magari con un piccolo aiuto come in Arancia Meccanica, ascoltando con le tue orecchie non una sinfonia di Beethoven ma una litania di uno scenario tragico, fatto di miseria e disperazione ma che, persino nell’uomo che vede in te, nel momento del suo sbarco, trova speranza.
Caro Povia, vai lì con la chitarra a cantare la tua”immigrazia”, provaci.
Prova a vedere quante parole riuscirebbero a saltar fuori e quante, invece, resterebbero soffocate da quello scenario diverso dall’immaginario che ti sei creato fissando un lampadario.
E quando sarai lì, caro Povia, fai qualcosa per te stesso. Chiedi scusa e chiudi il becco, “a solo rimborso spese”.