Genova, chiusura della metro: le osservazioni (giuste) di Filippo Bruzzone a Comune e Amt
A Genova è ormai nota la chiusura della metropolitana, dal 3 luglio scorso, per la sostituzione dell’armamento e dei binari su diversi tratti della linea (QUI l’articolo), lavori la cui durata è stata stimata in circa due mesi.
Una chiusura certamente necessaria sotto i profili manutentivo e di sicurezza (ricordiamo che alcuni tratti della linea utilizzano l’armamento originale di 33 anni fa), ma che porta in seno qualche insidia, nemmeno troppo nascosta, per l’utenza.
Fra tutte, segnalata anche da molti utenti sui social, l’impossibilità di utilizzare il bypass di Borgo degli Incrociati che, oltre l’accesso alla stazione della metro, permette di entrare nella stazione ferroviaria di Genova Brignole evitando il lungo tragitto della galleria pedonale o il meno salubre tragitto nel tunnel di Via Canevari.
La chiusura di questo comodo e utilissimo accesso ha anche inibito la possibilità di utilizzare il comodo ascensore che da C.so Monte Grappa permette agevolmente di collegarsi con Borgo degli Incrociati.
Questa, sicuramente, è una delle insidie sicuramente più significative ma ve ne sono altre non meno importanti.
Il consigliere comunale Filippo Bruzzone, capogruppo della lista rosso verde, si è fatto quindi portavoce della collettività portando alcune proposte e suggerimenti all’assessore alla mobilità del Comune di Genova, Matteo Campora.
Nel post su Facebook di Bruzzone si legge infatti “come ormai si sa la metro è chiusa e lo resterà per tutta l’estate. È sicuramente necessario per opere di manutenzioni ma allo stesso tempo ha una forte ricaduta specie per la Valpolcevera e per la bassa Valbisagno Ho quindi da subito proposto all’assessore alla mobilità alcuni accorgimenti per rendere il disagio meno pesante.”
Ecco le istanze presentate dal consigliere:
- Per la linea bus 18, ho suggerito l’utilizzo di mezzi solo da 18 metri e non più piccoli visto il numero di utenti e il collegamento strategico tra Sampierdarena e l’ospedale San Martino;
- la giunta al posto della metro ha predisposto una navetta (linea NSM) ma nessuno lo sa: ho proposto di migliorare la segnaletica del capolinea della navetta, vicino alla Stazione Brignole;
- ho sollecitato la riapertura del passaggio di accesso alla Stazione Brignole, lato Borgo Incrociati, per offrire un’alternativa più comoda per i pendolari e i residenti, evitando percorsi più lunghi;
- ho chiesto la riapertura dell’ascensore che collega Borgo Incrociati a Corso Monte Grappa, soprattutto per evitare ostacoli alle persone con mobilità ridotta;
- infine, ho suggerito un attento monitoraggio delle aree attorno alle stazioni chiuse, con iniziative di pulizia straordinaria e l’intervento del servizio sociale territoriale, specialmente nelle zone con situazioni complesse, come la stazione di Principe.
Insomma, il consigliere Filippo Bruzzone ha certamente colpito nel segno avanzando osservazioni più che giuste sul tema; tanto è vero che Amt ha già attuato una prima modifica al percorso della navetta bus NSM (QUI l’articolo) e ora, insieme al consigliere Bruzzone, auspichiamo che anche la campagna informativa della stessa divenga maggiormente incisiva.
E sempre sulla campagna informativa, sempre sul post di Bruzzone, c’è chi segnala la necessità che la stessa possa essere fruibile anche in altre lingue, almeno quella inglese e spagnola.
E questa è una segnalazione oltremodo corretta, non solo perché rientra in una normale e civile forma di “comunicazione accessibile” ormai divenuta uno standard almeno nelle grandi città, ma anche perché la chiusura della metropolitana avviene in uno dei periodi dell’anno in cui Genova accoglie molti turisti.
Ora non resta che attendere, nel concreto, quali azioni intraprenderanno Comune e Amt per dare corso a tutti questi suggerimenti nella speranza, ovviamente, che gli stessi siano accolti e attuati il più tempestivamente possibile.