Skymetro Genova, Ghio (PD): impensabile costruire sugli argini
“Trovo particolarmente preoccupante il blitz fatto dalla giunta Toti di azzerare il limite dei 10 metri di distanza per costruire sugli argini del Bisagno per realizzare lo Skymetro. Stiamo parlando del torrente tristemente noto alle cronache per la devastazione e le vittime che le sue esondazioni, quando fenomeni meteorologici estremi hanno colpito il capoluogo ligure, hanno causato. Per questo, ritengo questa misura pericolosa, una misura che non va nell’interesse di Genova e della tutela dei genovesi”.
Così, in una nota, la deputata genovese e vicecapogruppo del Pd alla Camera, Valentina Ghio.
“È impensabile l’idea di autorizzare a costruire sugli argini di un fiume, si crea un precedente che potrebbe essere richiesto anche da altre Regioni e Comuni per autorizzare costruzioni in deroga vicino ai corsi d’acqua”, aggiunge la deputata, che annuncia la presentazione di un’interrogazione al ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin.
“Genova è stata ferita troppe volte da alluvioni e inondazioni- ricorda Ghio- va tutelata. Nessuno è contro la realizzazione di opere che creano sviluppo e offrono servizi ai cittadini, tutt’altro. Ma per realizzarle non si può e non si deve rinunciare alla sicurezza”.
Sul tema anche l’intervento del senatore dem e vicepresidente della commissione Ambiente e Trasporti, Lorenzo Basso.
“Nella stessa giornata in cui il Senato approva il decreto legge sulle alluvioni per affrontare l’emergenza, con grande sconcerto si apprende dell’approvazione di una norma in Regione Liguria che deroga alla legge che vieta di costruire nelle fasce di tutela dei corsi d’acqua- afferma il parlamentare genovese- questa decisione rappresenta un rischio aggiuntivo per il territorio e la sicurezza delle persone, in contraddizione con gli sforzi compiuti a livello nazionale per gestire il problema delle alluvioni in maniera responsabile”.
Per il senatore, “è come se il centrodestra non si rendesse conto di quanto grave sia il problema del dissesto idrogeologico nel nostro Paese. Norme che derogano alla costruzione nelle fasce di sicurezza dei torrenti, rimozione dei fondi dal Pnrr per la gestione del rischio di alluvione e la riduzione del rischio idrogeologico. Ma ci si rende conto del contesto in cui viviamo, del cambiamento climatico che sta aumentando la frequenza e l’intensità di tali eventi?”.
Il senatore invita “il centrodestra in Regione Liguria a riconsiderare la norma che deroga alla protezione dei corsi d’acqua e chiedo al ministro Fitto di rivedere la decisione di rimuovere i fondi dal Pnrr per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela dell’ambiente. È fondamentale che tutte le istituzioni, tanto a livello regionale quanto nazionale, collaborino attivamente per affrontare le sfide delle alluvioni e proteggere il territorio e la popolazione da futuri rischi idrogeologici. Solo attraverso un approccio coordinato e responsabile si potrà garantire un futuro più sicuro e sostenibile per tutti”.