Basta un Sì, ma anche un NO e mi sento più Cittadino anziché Showman
Che io voti NO, anzi #IoVotoNO, il prossimo 4 dicembre non è certo un segreto per nessuno.
E sono fiero della mia scelta e delle mie ragioni che prima che essere politiche sono di senso e frutto di un’analisi logica che stenta a ritrovarsi nel testo della riforma costituzionale, peraltro scritta da una legislatura eletta con una legge dichiarata incostituzionale; comunque votata a forza da una maggioranza di governo che è anch’essa frutto di un premio di maggioranza incostituzionale (perché se lo è la legislatura lo è anche il premio di maggioranza che ne consegue).
E già questo, per senso, mi dice che NO, proprio non è accettabile.
Adesso, qui, non voglio entrare nel dettaglio di tutta la riforma; noi di Possibile l’abbiamo fatto, siamo entrati nel merito, punto per punto e ne trovate tutte le ragioni ampiamente spiegate e diffuse sui nostri siti www.possibile.com e www.iovoto.no , ma faccio una piccola riflessione:
perché dovrei votare Sì ad una riforma che tocca in più punti la mia Carta Costituzionale e non mi viene lasciato modo di esprimere il mio assenso o il mio dissenso punto per punto?
Mi sembrerebbe di acquistare un “pacchetto all-inclusive” più che partecipare a un cambiamento ragionato della nostra Costituzione. E allora dico NO.
Però io non mi chiamo Matteo Renzi, non sono il Premier del mio paese, non uso/abuso di qualsiasi show televisivo, organo di informazione e di qualsivoglia occasione per portare in auge le ragioni del Sì. Non passo le giornate a colpi di slogan, a difendere il De Luca di turno (ditemi come si può), a sciolinare rinnovi contrattuali dell’ultimo minuto, ad inventare improvvise trasformazioni (vedi Equitalia) non ragionate.
No, decisamente faccio il Cittadino e non lo showman anche se, dal Premier, mi sarei aspettato un pochino più di sobrietà e, soprattutto, tanta ma tanta sincerità in più, come si converrebbe ad un uomo di Stato, quello stesso Stato che si fonda sulla Costituzione, la carta che mi rappresenta.
Lo sappiamo, la Costituzione si dovrà modificare, ma facciamolo dopo il 4 dicembre e facciamolo meglio, facciamolo più seriamente e con più rispetto.
Che votiate Sì o che votiate NO, andate a votare!