Caro PD i voucher non portano voti; nemmeno le prese in giro
Fra poche ore potrebbe essere varato un decreto che cambierà radicalmente le posizioni del governo sui voucher.
- Perché finalmente hanno recepito i messaggi di chi, come noi, gli ha dimostrato nel merito e con dati alla mano che i voucher altro non sono che l’ombra dello sfruttamento, dell’abusivismo e del lavoro nero.
- Perché finalmente hanno capito che i voucher non sono uno strumento di rendita occupazionale; che per nulla contribuiscono a dare stabilità e garanzie.
- Perché finalmente hanno capito che tanta povera gente si è sottomessa ad un sistema legalizzato accettando anche di perdere la propria dignità pur di trovare un’insicura, sottopagata, temporanea, ma pur sempre occupazione.
Perché le battaglie si fanno anche per le proprie convinzioni e si vincono e si perdono sul campo e nel merito, ma sempre in maniera onorevole, anche perché cambiare le proprie convinzioni non è mai una sconfitta ma un segnale di grande levatura culturale.
Quanto sarebbe stato bello ascoltare ragioni ponderate come queste. Che bel segnale di rispetto, prima di tutto, e di maturità politica.
Invece tutto si riduce (e si riconduce) al misero opportunismo e all’istinto primordiale della paura che antepongono alle proprie convinzioni il calcolo delle probabilità.
Se si cancellano i voucher è solo perché si ha paura di perdere un nuovo confronto con il Popolo al referendum e se si perde il confronto è persa anche l’opportunità di governare ancora alle prossime amministrative.
Questa è la profonda analisi del governo e del Partito Democratico, specchio della considerazione e del rispetto nei confronti dei Cittadini. Ma non preoccupatevi, a differenza di quanto avete calpestato la nostra dignità non avete minimamente scalfito la nostra intelligenza.
Siete cose del passato mentre noi guardiamo a #cosedifuturo.
Viva Possibile e tutti coloro che dal basso portano avanti le idee e le battaglie con onore e rispetto reciproco.