Frà Salvini che predica male e razzola peggio
Visitare i profili “social” di Salvini, a patto che lo facciate sempre lontano dai pasti e non più di una volta al giorno, è sempre utile a comprendere il vero significato del “populismo”.
Non solo quello.
C’è poi tutta quella carica xenofoba, razzista, discriminatoria, fascista che altro non è che la vera “tela dipinta” racchiusa nella cornice del suo populismo.
Ai particolari e alle sfumature, poi, uno stuolo di artisti sempre pronti a “colorare” con sconfinata piaggeria ogni suo proclama; da quelli xenofobi e razzisti a quelli falsamente buonisti, passando fra quelli con scatti fotografici di fiori in omaggio alla comunità (la sua, ovvio) o di pomodorini che miracolosamente crescono senza acqua e senza cure. Il tutto nel tentativo di miscelare sapori di una normale quotidianità con dissapori di una “anormale contaminazione” della (sua) realtà.
Salvini è quello che esprime solidarietà a Rashida non mancando di ricordarle che famiglie come la sua (quindi anche lei) non sono da accogliere, rispettare e mantenere in Italia. Perché in Italia non si svende una figlia; invece negli altri Paesi sì.
Salvini è quello che i reati compiuti da immigrati lo indignano (e lo scatenano), mentre quelli compiuti da italiani gli creano improvvisi vuoti di memoria.
Salvini, poi, è anche quello che se un reato nei confronti di un immigrato fa notizia si erge subito a paladino della giustizia che non guarda il colore della pelle di fronte alla morte. Però…
… “l’invasione organizzata” non manca mai.
Una preghiera per Emmanuel Chidi alla sua memoria; un calcio in culo a tutti quelli come lui.
E sia chiaro, giustizia per chi ammazza senza motivo; perché se lo fai con un motivo, allora, le cose cambiano.
Si potrebbe andare avanti all’infinito tante sono le “peculiari uscite” di Matteo Salvini che riempiono i social e i media ogni giorno.
No, vi tranquillizzo, evito.
La chiudiamo con un po’ di ironia, che è comunque triste ma che almeno ci strappa un sorriso facendoci scuotere la testa in segno di non-senso. Il personaggio Salvini che condanna chi abusa dei posteggi per i disabili, in preda ai suoi soliti vuoti di memoria. Per fortuna, in mezzo a quello stuolo indicibile di seguaci, c’è sempre chi colma suoi vuoti ricordandogli che chi predica male razzola anche peggio.
In ogni caso, se la situazione vi dovesse sfuggire di mano, ricorrete sempre a Pippo Civati; l’unico che in un colpo solo riesce a spegnere Salvini.
Marina
11 Giugno 2018 @ 08:13
Bell’articolo anche questo. Ma purtroppo siamo diventati un popolo senza umanità, senza ricordi. Senza speranza. Forse sono stati i decenni di diseducazione berlusconiana a reti unificate, la demolizione sistematica di ogni valore e senso a vantaggio dell’individualismo più sfrenato ed egoista, o forse siamo sempre stati un popolo fascista e razzista in cerca di un padrone arrogante a cui inneggiare, un popolo indifferente alle leggi razziali e complice dei rastrellamenti ( qualcuno poteva “non sapere”??). Forse per qualche decennio nel dopoguerra abbiamo contenuto la nostra indole per pudore, per rifarci una verginità di fronte al mondo, ma abbiamo la memoria corta. E corta anche la vista.