Salvini, “lo sciacallo” che saluta Rashida; ma “a casa sua” era meglio.
Riuscire a star dietro a tutte le #salvinate è un’impresa ardua. Non parliamo di comprenderne i ragionamenti; impresa quasi del tutto impossibile.
Di fatto, però, lo sciacallo Matteo Salvini non perde occasione, post dopo post, giorno dopo giorno, per intasare la rete (e non solo) di non-senso.
Oggi ha salutato Rashida, augurandole un buon sabato, fornendole la sua solidarietà (falsa) ma ricordandole che (secondo lui) l’Italia non avrebbe dovuto e non dovrebbe mai accogliere né la sua né altre famiglie.
Perché in Italia non “si svende” una figlia. (Invece negli altri Paesi sì)
“Riprendiamoci in mano il nostro futuro“; che non è quello di Raschida. E’ chiaro.
Perché nella mente perversa di quest’uomo Rashida non doveva essere qui; doveva essere “a casa sua” con la sua famiglia, “libera” di essere sposata quindicenne da chi le avrebbero imposto i suoi genitori.
Chissà, magari allo stesso Salvini egiziano. Chi può dirlo.
Non riuscire a distinguere ciò che è culturalmente sbagliato, a prescindere dai confini, è forse ancor peggio del continuo ostruzionismo all’accoglienza e integrazione di cui ogni giorno Salvini si rende vergognosamente protagonista.
Frà Salvini che predica male e razzola peggio - Roberto Schenone
14 Luglio 2017 @ 10:25
[…] è quello che esprime solidarietà a Rashida non mancando di ricordarle che famiglie come la sua (quindi anche lei) non sono da accogliere, […]