Quel treno per Acqui; che però era un altro
Ieri una nuova disavventura per i pendolari, questa volta, della linea Genova – Acqui.
Un errore nella gestione delle comunicazioni di stazione, da parte di Trenitalia, ha fatto sì che i passeggeri già a bordo del treno regionale delle 14.13, fermo sul binario di Brignole, non si siano mai mossi in quanto non informati che sia binario che treno erano stati cambiati.
Così, mentre tutti avevano già preso posto, il treno giusto partiva alla volta di Acqui dimenticando letteralmente i suoi passeggeri.
Trenitalia, per riparare, ha organizzato il rientro dei malcapitati pendolari, una cinquantina in tutto, predisponendo dieci multitaxi fatti arrivare appositamente a Brignole alle 15.20.
Certo, a leggerla così può quasi sembrare un errore di poco conto, una svista accettabile, ma non è proprio così; non di certo nell’era delle multi connessioni, delle app, del wireless.
E pazienza se un regionale, così come per l’intercity e freccia bianca, non è sufficientemente degno di offrire una connessione ai suoi viaggiatori, ma almeno collegare in wireless al “sistema” gli interfoni di bordo potrebbe essere uno sforzo fattibile.
Così come, con un pochino di ulteriore sforzo, potrebbero essere installati sulle pensiline dei pannelli luminosi frontali, visibili a bordo treno, in aggiunta a quelli tradizionali posti a bandiera.
Certo, anche l’occhio umano degli addetti ai lavori avrebbe potuto fare la sua parte vedendo su un treno che mai sarebbe partito vi erano seduti dei passeggeri, trasmettendo quell’input cerebrale che dovrebbe quantomeno solleticare curiosità e dubbio ma, tuttavia, è molto probabile che trattandosi di un treno “in parcheggio” il personale fosse assente e, se proprio lo volessimo trovare, l’errore umano è stato nel non aver chiuso le porte dei convoglio.
Fatto sta che il disagio subito non è roba da poco e, ancora una volta, ci si trova di fronte a carenze di lieve entità ma che concorrono in maniera incisiva a far apparire più inefficienza di quanta già ce ne sia.
E dire che tutto ciò va a succedere proprio alla vigilia dell’annuale soppressione della linea per l’ormai consueto appuntamento estivo con le opere di manutenzione.
Unica nota positiva in questa anticipazione è che i malcapitati pendolari hanno fatto un viaggio in taxi a dispetto dei pullman sostitutivi che li accompagneranno per le prossime cinque settimane.
Noi, nel frattempo, stiamo andando avanti con la raccolta di materiale per depositare l’interrogazione al Ministro Del Rio che vi ho annunciato la scorsa settimana per la Genova Milano.
La settimana prossima, insieme a Luca Pastorino, incontreremo il Comitato Pendolari di Assoutenti Liguria per fare insieme il punto della situazione e chissà che nell’indice non ci finisca pure la Genova – Acqui.
Vi terremo aggiornati, ma se intanto aveste segnalazioni da sottoporci scrivete pure a roberto@robertoschenone.it .