Incubo autostrade: ma quale riduzione dei cantieri; Autostrade si fa i cazzi suoi
Lo so, il titolo non è elegante e probabilmente verrà anche censurato dai crawler, ma per una volta chi se ne frega. D’altronde questo è il mio editoriale della settimana, anche se un po’ in ritardo, ed è un piccolo spazio in cui mi prendo qualche libertà in più; compresa quella di uscire dalle convenzioni.
D’altronde non si può tacere e nemmeno continuare a non vedere il continuo scempio che Aspi sta commettendo sulle autostrade liguri e, in particolare, sul nodo genovese.
Sappiamo di essere condannati per anni a dover pagare con enormi disagi le colpe e le manchevolezze di tutti gli attori che hanno contribuito allo sfascio infrastrutturale delle nostre arterie.
E lo paghiamo anche con i pedaggi, addirittura aumentati (ulteriore beffa), perché c’è pure stato chi ha preferito svendere una regione e una città, inguaribilmente ferite dalla tragedia del Morandi, ad appannaggio delle “grandi opere” da realizzare.
Una sorta di “compensazione” che però non compensa proprio nulla; nulla di quanto fosse già dovuto, se non altro, almeno nel tentativo di ripulirsi in parte le coscienze.
Continueremo per anni a sopportare continue chiusure, restringimenti, scambi di carreggiate, nell’attesa che gallerie, barriere antirumore, viadotti e caselli, acquisiscano i criteri di sicurezza imposti da anni dalle normative vigenti e dalla Comunità Europea.
E il bello è che, alla fine, forse avremo tutto a norma ma resteremo comunque con autostrade vecchie e insufficienti a captare i flussi di traffico odierni, prevalentemente a due corsie e senza corsia di emergenza.
E così, come ormai ogni anno da quel maledetto 2018, arriviamo al periodo estivo nel quale la nostra rete autostradale, già fortemente provata dai flussi ordinari, viene ulteriormente gravata dai flussi turistici e di esodo e, come ogni anno, arrivano puntuali gli annunci di stop ai cantieri.
Quest’anno è arrivato a fine luglio, il 20 per essere precisi, dove Aspi garantiva lo stop ai cantieri notturni nei fine settimana e la rimozione quasi totale dei restringimenti non necessari per tutto il mese di agosto.
Il tutto con la compiacenza di Regione Liguria e dell’assessore Giacomo Giampedrone, in primis, che, come abituale usanza, si complimentavano con Autostrade:
“Grazie alla collaborazione con i concessionari, per quest’estate abbiamo ottenuto la sospensione della quasi totalità delle chiusure notturne nei fine settimana, oltre a un agosto praticamente del tutto libero dai cantieri sulla rete – spiegava l’assessore alle Infrastrutture di Regione Liguria Giacomo Giampedrone –. Come ogni anno, il piano estivo ha un ruolo centrale per la nostra regione, in particolare nel mese di agosto; grazie al dialogo con tutti i soggetti coinvolti siamo riusciti a pianificare un alleggerimento dei lavori in programma anche per la gran parte del mese di settembre, in modo da agevolare la fluidità del traffico nel periodo del Salone Nautico, che ogni anno attira migliaia di persone a Genova”.
Queste le sue lusinghiere parole; tanto lusinghiere quanto altrettanto consapevoli che non rispecchiavano la verità.
Ebbene, dal 20 luglio cosa sarebbe cambiato? Assolutamente nulla. Autostrade ha continuato tranquillamente ad operare chiusure notturne anche nei fine settimana.
Questo weekend, ad esempio, avremo la chiusura del tratto Arenzano – allacciamento A26 e fino a Prà, dalla mezzanotte di venerdì 11 agosto alle 6 di sabato 1, con tanto di raccomandazione di uscire obbligatoriamente ad Arenzano per poi rientrare a Genova Prà percorrendo la SS1 Aurelia, dove sicuramente non ci sarà nessuno; mica è estate.
A questa si aggiungono le chiusure della A7: il tratto compreso tra l’allacciamento con la A12 Genova-Sestri Levante e Genova ovest, verso Genova, chiuderà dalle 00 alle 06 di sabato 12 agosto; il tratto compreso tra l’allacciamento con la A12 Genova Sestri-Levante e l’allacciamento con la A10 Genova-Savona, verso Genova, invece, chiuderà dalle 23 di sabato 12 alle 6 di domenica 13 agosto.
Infine, sempre sulla A7, il tratto compreso tra Genova Bolzaneto e l’allacciamento con la A12 Genova-Sestri Levante, verso Genova chiuderà dalle 22 di domenica 13 alle 6 di lunedì 14.
Poco importa se, fra l’altro, lunedì 14 sarà l’unico giorno feriale in mezzo al lungo ponte ferragostano che, con ogni probabilità, terrà in libero movimento i vacanzieri più fortunati sino a mercoledì 16.
L’importante è stingersi la mano, con accondiscendente sudditanza, farsi ritrarre in qualche scatto fotografico e, dopo, farsi i cazzi propri.
Per tutto il resto godetevi un buon gelato, prima di mettervi pazientemente in coda.